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ITINERARI TURISTICI

..............e se vuoi vivere una vacanza all'insegna del dinamismo, potrai programmare tante escursioni visitando le vicine località: 

 

ERICE

 

Cuore del comune è il capoluogo che sorge sull'omonimo "monte". Fino agli anni '30 si chiamava 'Monte San Giuliano'. Un tempo era uno dei comuni più estesi della Sicilia, comprendeva infatti territori assai distanti dal capoluogo: Valderice, Custonaci, Buseto Palizzolo e San Vito Lo Capo. Diverse le frazioni che completano il territorio, alle falde della montagna madre (Casa Santa, Roccaforte, Rigaletta, Tangi, Ballata, Napola, Pizzolungo, ecc.) A Erice sono rimasti solo poco più di trecento abitanti, che si decuplicano nel periodo estivo. Artigianato caratteristico: ceramica. Dolce tipico: Genovese alla crema, dolce di pastafrolla con zucchero a velo sulla parte superiore(possibilità di gustare anche la variante con ricotta) e "Mustaccioli", antichi biscotti fatti nei conventi di clausura.

CASTELLAMMARE DEL GOLFO

 

(Casteddammari in siciliano) è un comune di circa 15.000 abitanti della provincia di Trapani. Basa la sua economia sul turismo e, meno che in passato, sulla viticoltura e la pesca. Ogni due anni vi si celebra la rievocazione storica dell'attacco al porto da parte degli inglesi, sventato, secondo la leggenda, dall'arrivo della Madonna di l'assicursu (Madonna del soccorso). La cittadina sorge alle pendici del complesso montuoso di Monte Inici e dà il nome all'omonimo golfo prospiciente il castello, delimitato a est da capo Rama e a ovest da capo San Vito.

MARETTIMO

 

L'Isola di Marèttimo fa parte delle Isole Egadi e vi si trova la località Marèttimo, frazione del comune di Favignana, nella provincia di Trapani. L'antico nome greco dell'isola, citato da Polibio, era Hierà Nésos, che significa "Isola Sacra". Il nome attuale deriva molto probabilmente da "Marìtima", nome latino dell'Isola che compare già nell' Itinerario Antoninotimo selvatico. Questa non è tuttavia l'unica tipologia di erba che cresce spontaneamante nell'isola, il cui clima del tutto particolare ha contribuito allo sviluppo di una flora straordinaria.greco dell'isola, citato da Polibio, era Hierà Nésos, che significa "Isola Sacra". Il nome attuale deriva molto probabilmente da "Marìtima", nome latino dell'Isola che compare già nell' Itinerario Antonino del III secolo d.C. Alcuni studiosi suggeriscono che l'origine del nome sia da ricercare nell'abbondante presenza del timo selvatico. Questa non è tuttavia l'unica tipologia di erba che cresce spontaneamante nell'isola, il cui clima del tutto particolare ha contribuito allo sviluppo di una flora straordinaria.

 
FAVIGNANA

 

Favignana è un comune di 4.383 abitanti della provincia di Trapani; comprende l'arcipelago delle Egadi, ovvero le isole di Favignana, Marettimo e Levanzo e gli isolotti (praticamente degli scogli) Maraone, Formica, Galera e Galeotta e Il Fariglione.

L'isola di Favignana si trova a circa 7 km dalla costa siciliana, tra Trapani e Marsala, di fronte alle isole dello Stagnone ovvero all'aeroporto di Trapani "Birgi".

Favignana si raggiunge dal porto di Trapani in circa un'ora di navigazione via nave e in quindici minuti via aliscafo.

Sull'isola di Favignana si trova il Monte Santa Caterina, alto 314 metri, ed una collina alta 252 metri.

 
ISOLA DI LEVANZO

 

L'Isola di Lèvanzo è la più piccola delle Isole Egadi, con una superficie emersa di appena 5 km 2; fa parte della provincia di Trapani. È costituita da rocce calcaree bianche che presentano numerose grotte. L'antico nome romano dell'isola eraPhorbantia, dal nome di una particolare spezia presente nel posto.

Il paese è composto da uno sparuto gruppo di case munite di un piccolo porticciolo, che dista circa 15 km da Trapani. È priva di strade rotabili, a parte un piccolo tratto di strada asfaltata che conduce alla spiaggia del Faraglione. Tale condizione di arretratezza tecnologica spiega l'integrità della sua bellezza paesaggistica.

Il promontorio più alto è il pizzo Monaco, a 270 metri s.l.m.

Sulla costa si affacciano alcune grotte, la più nota delle quali è la Grotta del Genovese, con le sue incisioni e pitture rupestri di 11000 anni fa. Attraverso l'analisi stratigrafica, è stato possibile effettuare una delle pochissime datazioni al carbonio-14 della preistoria siciliana, che ha indicato l'anno 9230 a.C. (epigravettiano evoluto): la presenza nella sequenza stratigrafica di un frammento calcareo di notevoli dimensioni, con un bovide inciso, di stile del tutto affine alle raffigurazioni parietali sulle pareti, ha permesso di ottenere questa datazione assoluta.

 
MOZIA

 

Mozia (anche nota come Mothia, Motya), oggi San Pantaleo, è un'isola dello Stagnone di Marsala, in provincia di Trapani. Sull'isola era situata l'antica città fenicia omonima. L'isola si trova di fronte alla costa occidentale della Sicilia, tra l'Isola Grande e la terraferma, ed appartiene alla Fondazione Whitaker.

 
NUBIA MUSEO DEL SALE

 

Situato a Nùbia (Comune di Paceco), il museo è ospitato nei locali del mulino della salina Culcasi all'interno della splendida Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco. È possibile ammirare gli antichi strumenti utilizzati nelle saline trapanesi nonché l'ingranaggio del vecchio mulino a vento.

 
RISERVA NATURALE ORIENTATA DELLO ZINGARO

 

La Riserva naturale orientata dello Zingaro è una riserva gestita dall'Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Siciliana.

La costa dello Zingaro è uno dei pochissimi tratti di costa della Sicilia non contaminata dalla presenza di una strada litoranea.

Nel 1976 erano già iniziati i lavori per la costruzione della litoranea Scopello-San Vito Lo Capo, ma in seguito ad una serie di iniziative del mondo ambientalista, culminate in una partecipatissima marcia di protesta che ebbe luogo il 18 maggio 1980, l'Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Siciliana si impegnò ad espropriare l'area dello Zingaro riconosciuta di grande interesse ambientale.

Con la legge regionale 98/81, venne ufficialmente istituita la riserva, la prima riserva naturale della Sicilia, affidata in gestione all'Azienda Regionale Foreste Demaniali.

 
SCOPELLO

 

Scopello è una frazione, con circa 80 abitanti, cresciuta attorno ad un antico baglio, distante poco più di 10 km dal capoluogo comunale. Ferdinando III di Borbone aveva eletto l'area di Scopello al rango di riserva reale per la caccia. Nei pressi si trova la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro e i "faraglioni di Scopello", con l'attigua tonnara. Deve probabilmente il proprio nome ai faraglioni oscogli (in latino scopulus, in greco scopelos). Sulle rocce sopra la tonnara sono visibili due torri, una del '200 della quale rimangono solo le rovine, la seconda del 1500 fu progettata dall'ingegnere fiorentino Camillo Camilliani, mentre una terza torre (torre Bennistra del XVI secolo) sovrasta sia il borgo che la tonnara.

 
SEGESTA

 

Segesta è una città storica non più abitata, fondata dagli Elimi e situata nella parte nord-occidentale della Sicilia.

La vecchia città sorge sul monte Bàrbaro, nel comune di Calatafimi-Segesta, a una decina di chilometri da Alcamo e da Castellammare del Golfo.Di particolare bellezza sono il tempio, in stile dorico, e il teatro, in parte scavato nella roccia della collina.

 
TRAPANI

 

Trapani (Tràpani in siciliano), città posta tra due mari, altresì conosciuta come città del sale e della vela, è un comune di 70.638 abitanti, capoluogo della omonima provincia. La sua conurbazione tuttavia supera i 100 mila abitanti perché una parte della città, la popolosa frazione di Casa Santa, fa capo al Comune di Erice. Di conseguenza costituisce la quinta area urbana siciliana per numero di abitanti. Ha sviluppato nel tempo una fiorente attività economica legata all'estrazione e al commercio del sale, giovandosi della sua posizione naturale, proiettata sul Mediterraneo, e del suo famoso porto che anticamente fungeva da sbocco commerciale per la più famosa Eryx (l'odierna Erice) sita sul monte che sovrasta Trapani. Altre fiorenti attività erano - e sono tuttora - la pesca (anticamente quella del tonno, con la mattanza), l'estrazione e il commercio del marmo, la lavorazione del corallo. Oggi la città vive prevalentemente di terziario, delle attività legate alla pesca, al commercio e al turismo.

 
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